ALL’INIZIO
FU POG - POI DIVENNE DONT
A CHRISTIAN ERA SEMPRE
PIACIUTO DISEGNARE. FIN DALLE ELEMENTARI NON SI LASCIAVA SCAPPARE
OGNI OCCASIONE PER DISEGNARE I PROTAGONISTI DEI CARTONI ANIMATI
CHE LUI AMAVA MAGGIORMENTE: I MITICI POKEMON, DRAGONBALL ECC…ECC
…
.
CERTO, L’ETA’ LASCIAVA TRASPARIRE UNO STILE ANCORA
GREZZO E NON BEN ”INQUADRATO”, MA LA PASSIONE
ERA TANTA E FORTE.
DA QUI AI MURALES, CHE SONO LA VIA PIU’ ESPRESSIVA,
ANCHE SE MAGGIORMENTE TRASGRESSIVA, L’INTERESSE VENNE
DI CONSEGUENZA.
TUTTO NACQUE QUANDO, A 13 ANNI, INIZIO’ AD INTERESSARSI
A QUESTA “COSA MISTERIOSA” CHE ERANO PER LUI I
MURALES, AI LORO CONTENUTI, ALLE LORO FORME E COLORI.
ALLORA SI ERA APPENA
ISCRITTO AL PRIMO ANNO DI SCUOLA SUPERIORE PRESSO L’ISTITUTO
D’ARTE DI MONZA E, VUOI PER L’INDIRIZZO DELLA
SCUOLA CHE AVEVA SCELTO, VUOI PER QUEL SENSO DI INNATA TRASGRESSIONE
E DI CONTESTAZIONE CHE HA OGNI GIOVANE E CHE SI ESPRIME NELLE
CANZONI CHE ASCOLTA, NEGLI INTERESSI CHE LO ACCOMUNA AGLI
ALTRI ECC. ECC., SI IMBATTE’ NEI MURALES.
UN MERITO DI “RAGAZZO PER BENE” PERO’ LO
AVEVA. ASCOLTANDO LE PAROLE DEI GENITORI LUI NON AVEVA MAI
“IMBRATTATO” I MURI. I SUOI MURI ERANO I FOGLI
BIANCHI, LE COPERTINE DEI QUADERNI, QUELLE DEI FOGLI DA DISEGNO
FABRIANO E IL DIARIO, IL MITICO DIARIO CHE ANCORA FACEVA CAPOLINO NELLA SUA CARTELLA.
FORSE QUALCUNO, QUALCHE
PURISTA, POTREBBE PENSARE “ …..UN WRITER A META’….’”.
NO, CERTAMENTE NO!!! EGLI AVEVA BEN PRECISO L’ORDINE
DELLE COSE. UN CONTO E’ IL PURO INTERESSE VERSO LE ESPRESSIONI
FIGURATIVE, ANCHE SE NATE COME SIMBOLO DI CONTESTAZIONE E
CHE FANNO PARTE DELLO STUDIO E DELLA RICERCA DI UNA PROPRIA
STRADA E DI UNA PROPRIA IDENTITA’, ALTRO INVECE E’
METTERE IN PRATICA QUESTE “CONTESTAZIONI”.
CERTO, QUALCHE VOLTA LA VOGLIA DI TRASGRESSIONE SALIVA IN
SUPERFICIE, MA RESTAVA SEMPRE RELEGATA AD UNA VOGLIA.
COME
OGNI WRITER CHE SI RISPETTI ERA COMUNQUE ALLA RICERCA DI UNA
SUA IDENTITA’ IN UNA FIRMA, UNA SUA TAG, CHE LO DISTINGUESSE
E LO FACESSE RICONOSCERE IN QUEL COLORATO MONDO DEI WRITER
E NELLA CERCHIA DEGLI AMICI ACCOMUNATI DALLA STESSA PASSIONE.
SCELSE, IN RELAZIONE AL SUO INTERESSE GIOVANILE, IL NOME POG
CHE DISTINGUEVA DELLE FIGURINE ROTONDE CONTENUTE IN UN TUBO
DI PLASTICA E CHE RAPPRESENTAVANO, APPUNTO, PERSONAGGI DEI
CARTONI ANIMATI.
DA QUESTO NOME INIZIO’
QUINDI IL SUO CAMMINO CHE SI SVILUPPO’ CON DISEGNI DELLA
TAG STRUTTURATA IN DIVERSI MODI E CON DIVERSI COLORI; NON
DISDEGNANDO ANCHE VARIAZIONI SUL TEMA (il disegno corrisponde
al pezzo disegnato, mentre la tag è la semplice firma
accanto al pezzo).
LA VERA SVOLTA DELLA SUA
CARRIERA ARTISTICA FU QUANDO SI TROVO' CON SUO FRATELLO AD
ASCOLTARE IL SINGOLO DI MADONNA "Don't
cry for me Argentina".
DA QUI IL PERCORSO MENTALE:
"Dont Cry" (Cry inteso come abbreviazione di Christian)
PER POI ESSERE ULTERIORMENTE ABBREVIATO IN "DONT".
A QUEL PUNTO TUTTI I SUOI
AMICI CON CUI USCIVA DA SEMPRE, QUELLI CONOSCIUTI FREQUENTANDO
LA SCUOLA D'ARTE E PERFINO SUO FRATELLO CONTINUARONO E SI
ABITUARONO PRESTO A CHIAMARLO APPUNTO "DONT".
ANCHE A Christian
IL NOME ASSEGNATOGLI DAL FRATELLO PIACEVA; COSI TANTO DA DIVENTARE
LA SUA TAG DEFINITIVA.
DONT
LO POTEVAMO TROVARE SU DEI SEMPLICI PEZZETTI DI CARTA STRAPPATI,
SUI FOGLI DI SCUOLA, SUGLI APPUNTI DI UN COMPITO DI MATEMATICA,
SULLA COPERTINA DEL RACCOGLITORE DEI FOGLI DA DISEGNO, SUL
SUO DIARIO CHE STAVA DIVENTANDO UN VERO E PROPRIO DIARIO:
UN RACCOGLITORE DI PENSIERI SOTTOFORMA DI TAG.
ED ANCHE QUI FORME, COLORI, TENTATIVI
E PROVE TUTTO CON UN UNICO SCOPO FINALE: TROVARE LA SUA IDENTITA’
IN UNA FIRMA DANDO UNA FORMA ED UN’IDEA ALLA SUA ESPRESSIONE
INTERIORE.
E L'IDEA SI FECE FORMA.......................................
ECCO, QUESTA E’ LA STORIA DI
DONT E DELLA SUA TAG MAI ARRIVATA ALLA LUCE DEI RIFLETTORI
E CHE TROVA IN QUESTO SITO A LUI DEDICATO UNA CONCLUSIONE
INGIUSTA:
INGIUSTA COME IL DESTINO CHE
GLI E’ STATO RISERVATO.
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